"The tree for the future" Rotary Club Bolzano Bozen

Il 18 aprile alle ore 18, in occasione della Giornata della Terra, il Rotary Club Bolzano-Bozen ha piantato al NOI Techpark di Bolzano una giovane quercia "The tree for the future".
A seguire visita del NOI Techpark e aperitivo rinforzato.

“The tree for the future” è il titolo dell’operazione di civic work che il Rotary Club Bolzano – Bozen ha inteso realizzare nella nostra città grazie alla disponibilità e alla stretta collaborazione del “NOI Techpark”.
Rispondendo all’appello del presidente internazionale del Rotary, l’australiano Ian Riselej che ha incentrato la sua annata sui temi della sostenibilità ambientale guardando al futuro dell’umanità, il presidente del RC Bolzano Pietro Marangoni ha inteso testimoniare questo impegno sociale con la scelta di piantare un albero in un luogo simbolico – quale è il NOI Techpark. Un luogo dove si progetta il futuro e dove le giovani generazioni sono i protagonisti di un ambizioso progetto. Così come la tipologia dell’albero che i rotariani della nostra città hanno inteso previlegiare: una quercia. Una pianta che simboleggia la forza e la volontà di futuro. Per molte civiltà del passato la quercia aveva un chiaro significato di sacralità. Era un albero di culto non solo per greci, romani, celti e molteplici altre civiltà nordiche cui attribuivano significati di elevatezza spirituale, robustezza, volontà, nobiltà, saggezza, perseveranza e longevità.
La quercia che è stata piantata a cura del Rotary club di Bolzano nel giardino d’ingresso del NOI il 18 aprile 2018 alle ore 18 in occasione delle celebrazioni della “Giornata mondiale della terra”, intende contribuire a dare forma al nostro futuro dove eccellenza della scienza e della ricerca si coniuga al meglio con la sostenibilità dell’ambiente e della natura.
“The tree for the future” vuole costituire solo una piccola, ma simbolica testimonianza dell’impegno profuso sia dal Rotary internazionale che del Rotary club bolzanino che opera nella nostra città dal 1950 a favore della crescita culturale e sociale e in particolare delle giovani generazioni. E per ribadirlo è stato scelto il Parco tecnologico bolzanino.
Un ringraziamento particolare spetta ai vertici del parco tecnologico dell’Alto Adige e in particolare al direttore Ulrich Stofner, all’ing. Martin Vallazza e all’arch. Claudio Lucchin.

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