BAF. Un festival nel segno dell’architettura

BAF. Un festival nel segno dell’architettura

Dal 18 al 21 maggio il centro di Bolzano sarà tutto nel segno dell’architettura con il primo festival dedicato. Il Baf – Bolzano Bozen Architecture Festival si snoderà in 5 diverse location distribuite nel cuore della città promettendo di suscitare grande interesse.

Nato dall’idea di quattro giovani professionisti - Michele Degiorgis, studente di architettura ad Innsbruck, Matteo Graziosi, educatore, Giulia Motta Zanin, pianificatrice urbanistica laureata a Venezia e Marco D’Ambrogio – il festival è stato creato per riunire, in un unico evento, il Design, l’Architettura e la Pianificazione urbanistica. È uno spazio aperto a tutti in cui incontrarsi, confrontarsi, sperimentare, proporre, conoscere e comprendere. Un’occasione di scambio interdisciplinare che promuove l’architettura, focalizzandosi sugli spazi quotidiani.
Attraverso un fitto programma di appuntamenti, si affronteranno con un approccio inusuale alcuni temi legati alla rivalutazione degli spazi urbani.

Il Baf si avvale del sostegno della Fondazione Architettura Alto Adige, che ha deciso di scommettere su un'iniziativa nuova per la Fondazione stessa e per il suo ruolo istituzionale.

Dopo la serata inaugurale di mercoledì 18 maggio dalle 18 alle 22 a Palazzo Campofranco, nelle tre successive giornate il programma si snoderà attraverso una ricca serie di appuntamenti: workshop, conferenze, 2 installazioni, una mostra fotografica e un concorso "best portfolio" aperto a tutti.
A fare da sfondo ai workshop piazza Walther e il cortile interno di Palazzo Campofranco.
Il laboratorio Urban design, organizzato dall'associazione VKE e destinato alle scuole, vuole stimolare i ragazzi nella creazione di arredo urbano con materiali riciclati.
Gli ideatori del progetto artistico Angolazioni Urbane di Venezia propongono Centoventimila code di castoro, per mettere in gioco l'inventiva dei partecipanti partendo dalla riproduzione in scala delle tegole del Duomo di Bolzano, e la Pillola di Benjamin, un contenitore d'aria che funge da padiglione temporaneo.
In via della Mostra 4, gli spazi dismessi dell'ex negozio Armani ospitano Lamplighter: web panorama, un'installazione interattiva per vedere ogni angolo del mondo in tempo reale, e la proiezione del documentario Unfinished Italy del regista francese Benoit Felici, ovvero le opere pubbliche lasciate incomplete in Italia.
Per le conferenze (Talks) ci si sposta alla Libera Università di Bolzano, dove giovedì 19 maggio alle 18 è atteso il fotografo e architetto olandese Bas Princen. Il giorno seguente alle 18.30 il bolzanino Flavio Pintarelli, scrittore e consulente di comunicazione digitale, affronterà il tema delle architetture ostili, come panchine pensate per limitare la durata di una seduta o muretti borchiati su cui è impossibile sdraiarsi.
In vicolo Parrocchia è presente la mostra fotografica curata dal FotoForum di Bolzano Portraits from above dell'architetto canadese Rufina Wu e del fotografo tedesco Stefan Canham sugli insediamenti autocostruiti sui grattacieli di Hong-Kong. Giovedì 19 maggio alle 17 gli autori guidano i presenti attraverso l’esposizione.
Venerdì 20 maggio dalle 9 alle 13:00 a Campofranco “Design your city”, workshop per i bambini delle scuole elementari con Vintola18, Punto9, PapperlaPapp e ArciRagazzi. Dalle 14.30 alle 17.30 il workshop continua ed è aperto a tutti.
Last but not least, l'esposizione dei progetti del concorso "best portfolio" sul riuso degli spazi abbandonati, aperto a giovani under 35, singoli oppure membri di team informali, organizzazioni non profit, cooperative culturali e sociali e imprese private. L’idea è quella di valorizzare, in un unico evento, tutti i progetti sviluppati a riguardo negli ultimi anni.

Programma completo: http://www.baf-festival.com/program
Info: www.baf-festival.com - www.facebook.com/bzarchitecturefestival/


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